Il Ghetto di Venezia: un luogo affascinante

“Stolpersteine”

Venezia è disseminata di cubetti di cemento che misurano dieci centimetri, sormontati da una targa di ottone con un’iscrizione breve ma significativa. Sono posti di fronte a determinati edifici e hanno lo scopo di riportare alla memoria le persone che un tempo vi abitavano e divennero poi vittime della persecuzione nazista durante la seconda guerra mondiale. Si chiamano “Stolpersteine”, una parola tedesca che significa “pietre d’inciampo”. Ogni pietra d’inciampo è un’opera d’arte di per sé, ciascuna firmata da Guenter Demning, artista tedesco, che ne ha posate migliaia in tutta Europa, creando un memoriale diffuso. Demning le definisce “un’intrusione della memoria nella vita di tutti i giorni”. La maggior parte di esse riporta il nome di persone di origine ebraica, spesso appartenenti allo stesso nucleo familiare.

Il Ghetto

Alcuni “Stolpersteine” sono infatti collocate anche all’interno dell’area denominata Ghetto Ebraico di Venezia, situata nel sestiere di Cannaregio, che dal 29 marzo 1516 continua ad essere il fulcro della comunità ebraica di Venezia. Nel 1797 Napoleone e le sue truppe conquistarono la città, abbatterono le porte del Ghetto, e agli ebrei furono riconosciuti uguali diritti. Così poi furono liberi di insediarsi anche in altre località del territorio lagunare. Eppure il loro centro sociale e religioso rimase, e lo è tuttora, il Ghetto a Cannaregio.

L’interessante tessuto urbano del Ghetto non fu mai distrutto, nemmeno durante la seconda guerra mondiale, solamente rimaneggiato in parte. Le cinque sinagoghe storiche, un midrash, i portici che ospitano gli ex banchi dei pegni della comunità ashkenazita possono essere considerati un vero e proprio patrimonio vivente. Questi edifici sono lì da secoli, testimonianze della presenza di ebrei levantini, ashkenaziti, italiani e spagnoli, popoli che a lungo hanno condiviso quello spazio, formando una delle più grandi comunità straniere vissute a Venezia in passato. Al massimo della sua espansione demografica, il ghetto ospitava circa 4.000-5.000 ebrei!

Una visita al Ghetto e alle aree circostanti offre una prospettiva molto diversa sulla storia di Venezia: capirai come e perché fu presa la decisione di consentire agli ebrei di diventare residenti a Venezia e l’interessante interazione che intercorse tra loro e i mercanti di Venezia.